DIRETTIVA UE 1937/2019
La Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione prevede una disciplina completa per il whistleblowing.
Frutto del lavoro coordinato dei massimi esperti sul tema, copre tutte le singole tematiche relative alla materia, con l’unico limite legato alla limitazione normativa dell’Unione, che non può essere estesa a tutte le condotte illecite ma solo a quelle contrarie al diritto dell’Unione.
COMMISSION EXPERT GROUP ON DIRECTIVE (EU) 2019/1937
Lo scorso 30 novembre Transparency International Italia si è recata a Bruxelles presso la Commission expert group (E03709) on Directive (EU) 2019/1937, promossa dalla Commissione Europea per dialogare con gli Stati membri sulla trasposizione della Direttiva 1937/2019 in materia di whistleblowing.
In questa occasione la Commissione intendeva evidenziare i casi nazionali di successo come utile spunto all’applicazione di buone pratiche da parte dei paesi impegnati nella fase di trasposizione.
Ad agosto 2022 la Camera dei deputati italiana ha approvato in via definitiva il disegno di legge per il recepimento delle direttive europee. Tra le dieci direttive della Delega, da recepire con decreto legislativo, vi era anche la Direttiva 1937/2019 in materia di whistleblowing.
TRASPOSIZIONE DELLA DIRETTIVA
Il 10 dicembre scadranno i tre mesi di tempo per l’adozione di un decreto in materia. Il processo per la trasposizione della Direttiva non è stato trasparente né partecipativo e Transparency è sempre più convinta che sia meglio una legge buona che una legge subito. Transparency International Italia era a Bruxelles anche a presentare la best practice di WhistleblowingPA: una piattaforma nata nell’ottobre 2018, in collaborazione fra Transparency e GlobaLeaks, a supporto delle pubbliche amministrazioni nel dialogo con i segnalanti interni all’ente con una piattaforma anonima e che ad oggi conta 1692 enti aderenti.
Fonte articolo TRANSPARENCY ITALIA