Articolo a cura di Dott. Massimiliano Lazzaro, Laurea Magistrale in “Scienze Internazionali e Diplomatiche”
Italia, prevenzione e repressione della corruzione
L’edizione 2021 dell’Indice di percezione della corruzione, analisi annuale condotta da Transparency International, vede l’Italia guadagnare ben dieci posizioni in classifica rispetto al 2012, anno di introduzione della legge Severino in tema di prevenzione e repressione della corruzione, arrivando a posizionarsi 42ma su 180 stati. Nonostante l’aumento del punteggio generale (56/100), il nostro paese sembra rimanere indietro rispetto ai virtuosi paesi del nord Europa.
Colmare i vuoti istituzionali
In particolare, cresce la necessità di affrontare temi rimasti ancora in sospeso:
- Il ritardo nel recepimento della Direttiva europea n. 1937/2019 in materia di Whistleblowing, il cui termine è scaduto il 7 dicembre dello scorso anno. Un adempimento di fondamentale importanza per integrare la legge n. 179 del 30 novembre 2017 a tutela dei lavoratori che segnalano reati o irregolarità nei posti di lavoro. A tal proposito, un recente dossier del Centro studi enti locali (Csel), segnala che tra il 2018 e il 2021 si è registrato un calo del 45% delle segnalazioni. Il rischio è quello di vedere aperta una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia da parte della Commissione europea per il mancato recepimento della direttiva. Il direttore dell’ufficio italiano di The Good Lobby, Federico Anghelé, mette in guardia circa il rischio, tangibile, che le ingenti risorse europee del Recovery Fund finiscano in mano al malaffare.
- Significativi ritardi si registrano anche in materia di Antiriciclaggio, dove il nuovo “Registro dei titolari effettivi” non gode ancora di ufficialità. Il Consiglio di Stato, con parere n. 1835 del 6 dicembre 2021, si è già espresso favorevolmente nei confronti dello schema di decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, che dispone nuove regole per la comunicazione al Registro delle imprese della titolarità effettiva da parte delle aziende e degli enti dotati di personalità giuridica, delle persone giuridiche private, così come dei trust e degli istituti giuridici affini. Le informazioni contenute nel Registro andranno ad interconnettersi con i dati relativi ai Registri degli altri Stati membri dell’UE. Il fine è quello di promuovere una maggiore trasparenza, grazie al libero accesso alle informazioni sulla titolarità effettiva in tutto lo spazio comunitario: tutti i registri nazionali degli Stati membri saranno, infatti, interconnessi grazie al Registro generale europeo denominato “sistema BORIS” (Beneficial Ownership Registers Interconnection System). Non rimane che attendere l’emanazione dei decreti attuativi previsti dalla legge e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per rimanere al passo con gli altri Stati membri.
- Infine, approvata dalla Camera dei deputati la legge sul lobbying in politica (che introduce nuove regole su sanzioni ed esenzioni), si attende l’approvazione della stessa da parte del Senato, che dovrebbe registrarsi entro l’inizio del 2023, prima che finisca la legislatura.
Tali ritardi rischiano di compromettere la reputazione del governo e la fiducia nei confronti delle istituzioni pubbliche, soprattutto oggi, nel contesto economico post-pandemia che prevede ingenti quantità di finanziamenti provenienti dal Pnrr.
La prevenzione della corruzione diventa fondamentale, così come fondamentale sarà la trasparenza e l’integrità dell’attività pubblica e privata nei settori che beneficeranno degli aiuti economici per la ripresa.